Sassari

Primo bilancio dell’attività della centrale unica di risposta di Sassari

Il numero unico europeo 112 in Sardegna compie un anno. La centrale unica di risposta di Sassari ha iniziato a filtrare le chiamate di soccorso e di emergenza provenienti da Olbia, primo distretto telefonico coinvolto, il 29 novembre 2022. L’attivazione ha poi interessato, progressivamente e fino al 28 febbraio 2023, tutti gli altri distretti dell’isola grazie a un importante raccordo tra Areus, le prefetture, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e le capitanerie. Dal 1 marzo di quest’anno tutti i cittadini sardi e i turisti hanno come unico riferimento, per qualsiasi emergenza, il 112.

In un anno sono giunte alla centrale di Sassari complessivamente 722.000 chiamate di cui solo il 48% appropriate, una media di 2.000 chiamate al giorno nei mesi invernali con incrementi significativi nei mesi estivi che hanno fatto registrare picchi di 8.000 chiamate al giorno.

Delle 346.000 richieste inoltrate dalla centrale Nue 112 agli enti preposti, circa il 47,8% sono state gestite dal soccorso sanitario 118, il 35,6% dalle forze dell’ordine, il 16,32% dai vigili del fuoco e la restante percentuale dello 0,2% dalla Capitaneria. Ridotti drasticamente anche i tempi di attesa. La centrale di Sassari risponde alla chiamata dell’utente in soli 4 secondi, in linea con le performance delle altre centrali italiane, già attive da anni.

“Nonostante il 2023 fosse il primo anno di attività”, commenta la direttrice generale di Areus Simonetta Bettelini, “è stato affrontato e gestito, senza particolari criticità, anche nel periodo estivo di massiccia presenza turistica. Durante questo anno abbiamo avuto diverse interlocuzioni con le istituzioni ‘titolari’ di PSAP 2 e, dopo la prima fase di start up, si sono dette sostanzialmente soddisfatte del nuovo servizio”.

Il nuovo sistema ha portato enormi benefici alla rete di emergenza urgenza soprattutto nella localizzazione e nella azione di filtro. “Nel primo anno l’azione della centrale operativa di Sassari è stata notevole”, spiega la direttrice del Nue 112 Regione Sardegna Michela Cualbu. “Oltre il 52% delle chiamate ‘improprie’ ed erronee sono state gestite e risolte direttamente dalla centrale, senza un passaggio alle centrali di secondo livello”.

I dati confermano che il Nue 112 è stato in grado di orientare correttamente il cittadino verso il suo reale bisogno, per la maggior parte all’emergenza sanitaria, velocizzando di fatto l’intervento di soccorso. L’operatore tecnico di sala operativa del Nue codifica la richiesta di soccorso o di emergenza e immediatamente attiva le centrali di secondo livello del 118, forze dell’ordine, carabinieri, vigili del fuoco e Capitaneria, trasferendo in pochi secondi dettagli e posizione precisa del chiamante.

Sono già tanti i sardi che hanno scaricato l’app “Where are U” collegata alla Cur Nue 112. L’applicazione è pensata soprattutto per gli anziani e per le persone con disabilità. Con l’applicazione la richiesta d’aiuto può essere facilmente inoltrata tramite chat o telefonata muta, rendendo più precisa la localizzazione del chiamante.

La campagna informativa sul numero unico europeo attivata in collaborazione con la Regione Sardegna su stampa, tv e social ha consentito di raggiungere con modalità diverse tutti i sardi. Sono sempre meno gli utenti che compongono i vecchi numeri 118, 115, 113 e 1530 che restano comunque in vigore. La chiamata viene infatti confluita direttamente verso la centrale unica di Sassari.

In occasione dell’anniversario del Nue 112 questa mattina la centrale unica di risposta ha aperto le porte ad alcune scolaresche cittadine che hanno avuto modo di conoscere da vicino il lavoro della centrale e l’importanza del 112, nonché le modalità di attivazione della rete di emergenza urgenza. All’evento erano presenti alcuni operatori del Nue 112, un infermiere del 118 operativo anche sull’elisoccorso e un rappresentante della Capitaneria di Porto di Porto Torres.

“Ringraziamo tutti i prefetti e i loro collaboratori per la fondamentale azione di promozione e coordinamento che hanno svolto con le istituzioni a capo delle PSAP2 sui territori di competenza”, conclude la dg di Areus Simonetta Bettelini, “anche verso il miglioramento e il perfezionamento dei piani coordinati di controllo del territorio, per la migliore riuscita di tutti i servizi di soccorso sul territorio tecnici, oltre che sanitari”.

Mercoledì, 29 novembre 2023

Fonte: Link Oristano


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