Ales

Maggioranza e minoranza hanno sottoscritto insieme un documento

Ad Ales, ieri, la seduta del Consiglio comunale si è aperta con una dichiarazione del sindaco Francesco Mereu contro la violenza sulle donne, ricordando gli efferati fatti di cronaca che in questo giorni hanno sconvolto l’Italia proprio in concomitanza con la ricorrenza del 25 novembre.

Ha fatto seguito la lettura da parte della consigliera Anna Mureddu di un documento della maggioranza sullo stesso tema, condiviso dall’intero Consiglio.

Il documento è stato poi sottoscritto dall’intero Consiglio comunale e dalla segretaria comunale Daniela Usai.

Di seguito il testo del documento:

Oggi è il 28 novembre, siamo nel pieno dei «16 giorni di attivismo contro la violenza di genere» promossi nel 1991 dal Centro per la leadership globale delle donne (Center for Women’s global leadership) e sostenuti dalle Nazioni Unite. La “Campagna dei 16 giorni”, inizia il 25 novembre, “Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne” e si conclude il 10 dicembre “Giornata mondiale dei diritti umani”, per sottolineare che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.

Il Comune di Ales intende aderire a tale campagna allo scopo di contribuire alla sensibilizzazione dei cittadini a questa tematica che ormai sta sconvolgendo il mondo intero. Riteniamo necessario un momento di riflessione su questo fenomeno presente più che mai nella nostra società come dimostrano le drammatiche cronache di questi giorni. Il fenomeno è ormai strutturale e radicato nella nostra cultura. Avreste mai pensato che dopo l’efferato assassinio di Giulia Cecchettin, che ha tanto impressionato l’opinione pubblica, si fossero levate voci giustificatrici del suo assassino?

Eppure è accaduto. Chi è intriso della cultura patriarcale che vede ancora la donna come essere subalterno, nel migliore dei casi ha provato ambiguamente a difendere questa mentalità che è già troppo definire ignoranza e barbarie. Urge pertanto un cambiamento culturale che deve coinvolgere tutti ma in particolare i giovani. È necessario conoscere la storia recente anche come deterrente per certi comportamenti efferati.

Negli anni ’90 l’adozione di un termine specifico per indicare queste tipologie di reati fu una scelta politica: la categoria criminologica del «femicide» (femminicidio) evidenziava che il reato di omicidio volontario colpiva le donne in maniera specifica nell’ambito familiare, spesso con motivazioni che poggiavano su una cultura discriminatoria, che viene definita patriarcale, e attraversa tutti i Paesi del mondo; assegnare un termine specifico ha consentito di rendere visibile il fenomeno, studiarlo, potenziare l’efficacia delle risposte punitive.

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i Governi, le organizzazioni internazionali e le organizzazioni non governative a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno della violenza maschile contro le donne.

I dati, anno dopo anno, riportano che in Italia, ogni tre giorni viene compiuto un femminicidio. Il perdurare del fenomeno, nonostante i tentativi di intervento normativo in materia su più fronti, indica la necessità e l’urgenza di approntare misure di tutela che garantiscano il rispetto dei diritti delle donne vittime di violenza e dei minori implicati; per tale motivo è di tutta evidenza essenziale proseguire e intensificare le attività volte ad ottenere un reale cambiamento culturale e il definitivo superamento del sistema culturale patriarcale; altrettanto fondamentale risulta essere l’adeguata formazione professionale di tutti gli operatori coinvolti; è, quindi, indispensabile predisporre un quadro sistematico di interventi che metta al centro donne e uomini e che punti alla sensibilizzazione delle giovani e giovanissime generazioni.

Si auspica pertanto, che al di là dell’emozione del momento, enti, associazioni, istituzioni scolastiche e religiose assumano iniziative nell’ambito di un progetto di azione contro la violenza sessuale e di genere.

Il Consiglio comunale di Ales

Firmato
Monica Picchedda
Anna Mureddu
Gianna Delugas
Simona Tuveri
Massimo Pistis
Niccolò Muscas
Amedeo Deiola
Lino Trudu
Fabrizio Collu
Massimo Casu
Gianfranco Zucca
Antonello Rossi
Francesco Mereu (sindaco)
Daniela Usai (segretaria comunale)

Mercoledì, 29 novembre 2023

Fonte: Link Oristano


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