Oristano

Appello di Comandini a Soru

Il Partito democratico sembra rinunciare alla designazione di un proprio esponente da sottoporre al confronto con le altre forze politiche del centrosinistra impegnate nella scelta di un candidato alle elezioni del prossimo anno per la presidenza della Regione, decisione che si intende assumere entro questa settimana. E’ quanto emerge dal documento approvato a Oristano a conclusione della direzione regionale del Pd (53 voti a favore, solo 4 contrari), dopo quasi tre ore di dibattito e un acceso confronto.

Nella riunione nessun nome è stato formulato formalmente, se non quello dell’ex presidente ed ex patron di Tiscali Renato Soru, sostenuto con decisione dalla moglie Dolores Lai. E l’ordine del giorno finale contiene un passaggio che appare eloquente. In sostanza si dice che “pur considerando la presenza all’interno del Partito Democratico della Sardegna di iscritti che hanno qualità politiche, prestigio, competenza, e rilevante consenso, che rispondono ai requisiti fissati dall’Assemblea Regionale e ripresi nel documento della coalizione di ottobre 2023”, il Pd ritiene “serva alla vita democratica della Sardegna l’affermazione del progetto e la squadra di governo, più che l’affermazione identitaria della candidata o del candidato Presidente”. Un concetto ribadito anche nel mandato affidato ai vertici del Pd: “Considerare il raggiungimento del più ampio consenso possibile e della coesione della coalizione come prioritario rispetto alla espressione identitaria del candidato presidente”. Riferimenti che sembrano rafforzare la possibile candidatura alla presidenza dell’ex viceministro all’economia Alessandra Todde, vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle.

Quanto hai requisiti che questo candidato dovrà avere il Pd propone una figura di “un elevato tasso di novità, competenza e autorevolezza, riscontrabile anche in ragione delle esperienze istituzionali svolte e dei ruoli politici attualmente ricoperti”.

Appello di Comandini a Soru. Chiudendo il dibattito il segretario regionale del Pd Piero Comandini ha lanciato anche una sorta di appello all’ex presidente della Regione Renato Soru che aveva annunciato la sua candidatura anche nel caso il partito avesse deciso di non svolgere le primarie: “Sono convinto che anche Renato Soru debba stare dalla nostra parte, deve stare al nostro fianco”, ha affermato Comandini. “Ragioniamo, troviamo il metodo migliore. L’obiettivo di vincere le elezioni è superiore a qualsiasi ambizione personale”.

Intervento di Atzori. Nel dibattito svoltosi questo pomeriggio a Oristano è intervenuto anche il presidente regionale di Legacoop Claudio Atzori. “Le primarie sono uno strumento democratico, ma sono un mezzo e non un fine”, ha dichiarato Atzori. “Nella costruzione dei processi vanno tenute assieme diverse cose. Aver portato i 5 Stelle nella coalizione credo  sia un fatto positivo. Creiamo tutte le condizioni affinché si possano vincere le elezioni. E per fare questo a volte bisogna mettersi a disposizione degli altri, lo deve fare il Pd per primo. Mi spaventa un eventuale secondo governo di centrodestra. Il Pd ha donne e uomini per fare il candidato presidente. Ma questo non vuol dire che il Partito Democratico si deve far carico di tutto. Generosità ci deve essere da parte del Pd, ma anche da tutti gli altri partiti della coalizione”.

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Martedì, 31 ottobre 2023

Fonte: Link Oristano


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