Indubbiamente nel 2022 insieme a dinamiche legate all’energia e allo scontro fra Russia e Ucraina, quello della sicurezza informatica è fra i temi più trattati. Non soltanto in Europa si fa strada questo dibattito, ma è sempre più presente anche in Italia, soprattutto dopo la pubblicazione del primo decreto-legge in sicurezza cibernetica datato 2019. Anche la Sardegna si muove in questa direzione, e nella persona dell’assessore Valeria Satta, presente anche al Cybertech 2022. 

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Cresce l’interesse a livello nazionale

Uno dei motivi per cui il Governo Italiano si è deciso a intervenire a livello legislativo per garantirsi e garantire ai cittadini una maggiore sicurezza digitale è sicuramente l'aumento di denunce, frodi e truffe informatiche. Anche per questo motivo l’opinione pubblica è diventata sempre più sensibile relativamente all’utilizzo di password più sicure.

Come viene spiegato sul blog di ExpressVPN in un articolo sulle password più usate al mondo,  per garantire la sicurezza dei propri dati in rete le password sono il nostro alleato numero uno. Ma molto spesso gli utenti si limitano a combinazioni o troppo scontate, o troppo semplici da decifrare, come ad esempio “123456”.  

La Sardegna nel decennio 2010-2020 è stata la sesta regione più colpita d’Italia da attacchi hacker, dietro soltanto a, in ordine decrescente, Veneto, Sicilia, Umbria, Lombardia, e Piemonte secondo i dati di Confartigianato pubblicati nel maggio 2022. E lo sa bene l’assessore regionale degli affari generali Valeria Satta, che ha presenziato al Cybertech 2022, l’evento più grande d’Europa dedicato alla sicurezza cibernetica. 

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L’assessore Satta preme sulle responsabilità delle istituzioni

Secondo Valeria Satta non vi sono dubbi: in un mondo sempre più interconnesso, sono le istituzioni a doversi occupare della sicurezza e della protezione dei dati. Inoltre aggiunge l’assessore Satta che un’attenzione particolare va posta in settori ad alto rischio come quello dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni.

Per questa serie di ragioni proprio la Sardegna ha istituito un polo nazionale per la sicurezza informatica nell’aprile 2022, e anche un’Unità di Crisi Cibernetica (Ucc). L’isola si candida dunque come regione a “prova di hacker” e come riferimento per tutta Italia. Secondo le parole dell’assessore Satta, confermate anche dal discorso del Presidente della Regione Sardegna Solinas, il Polo che avrà sede a Cagliari avrà soprattutto compiti di prevenzione e sensibilizzazione in materia di cyber security. 

L’Unità di Crisi invece, sarà maggiormente impegnata a interfacciarsi con l’Agenzia nazionale di cybersicurezza e sarà attivata in maniera tempestiva, ogni qual volta esisteranno minacce ai sistemi informativi regionali e a dati sensibili.  

Il tema della sicurezza informatica interessa sempre più le istituzioni e i governi, ma l’argomento si fa strada anche fra le piccole e medie imprese. Per questa moltitudine di cause l’intervento e la presenza di Valeria Satta al Cybertech 2022 è un segnale positivo molto importante. 

La Sardegna è quindi precursore di un percorso che l’Italia ha iniziato forse tardi rispetto ad altre nazioni, ma che grazie a lungimiranza e professionalità di alcuni attori, sta cercando di colmare il gap. Del resto, così come molte operazioni, servizi e prodotti sono passati dall’essere analogici al diventare digitali, così è successo anche alle frodi e alle truffe, sempre più comuni in rete. 

 


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