Bosa

Avviso del Comune, c’è un mese di tempo

Fino al 21 marzo sarà possibile presentare le richieste di risarcimento dei danni causati dall’ondata di maltempo che colpì Bosa tra il 21 e il 22 novembre 2022, quando la cittadina fu messa a dura prova da forti piogge e allagamenti.

Possono richiedere i contributi – tramite il portale Sistema informativo integrato di Protezione civile[1] – i soggetti che hanno subito danni al patrimonio privato e le attività economiche e produttive afferenti al comparto agricolo e/o zootecnico (non rientrano i danni alle colture e produzioni agricole).

Per presentare domanda di contributo al Comune di Bosa è necessario accedere al Sipc mediante Spid, Cie o Cns. La documentazione informativa e gli allegati integrativi sono disponibili sullo Sportello unico dei Servizi della Regione Sardegna[2].

“Con determinazione n.104 della Presidenza della Regione – Direzione Generale della Protezione Civile”, si legge in una nota firmata dal vicesindaco di Bosa Federico Ledda, che ha la delega per la Protezione civile, “è stato dato avvio al procedimento per l’assegnazione e l’erogazione dei contributi a favore dei privati per gli eventi calamitosi registrati tra il 1 dicembre 2021 e il 30 giugno 2023. Con la stessa determina si dà attuazione delle nuove direttive stabilite dalla Giunta regionale con la delibera 38/127 del 17 novembre 2023 per la gestione telematica delle istanze da parte dei cittadini. Per il Comune di Bosa, le istanze potranno fare riferimento ai danni subiti per gli eventi alluvionali del 21 e 22 dicembre 2022, per cui è stato dichiarato lo stato di calamità naturale con la delibera della Giunta comunale n. 116/2022”.

“Nel mese di novembre”, ricorda Ledda, “era stata sollevata la questione dei ristori: la minoranza sottolineava il supposto ritardo dell’amministrazione nel dare risposte ai cittadini che hanno subito danni. Ho avuto modo di constatare personalmente, durante la gestione dell’emergenza, le situazioni che si sono susseguite e sempre ho spiegato a tutti quale fosse l’iter amministrativo a cui era subordinata la concessione dei contributi. Nuovamente, il lancio della discussione polemica è stato sostituito con il lavoro e l’impegno. Per le aziende agricole e i pescatori, attraverso il lavoro sinergico tra amministrazione e Laore, nei giorni immediatamente successivi all’emergenza, sono state caricate le istanze sul portale online e la stessa agenzia Laore ha provveduto alla fase istruttoria”.

“La presentazione delle istanze prevedeva la compilazione di un modulo on-line che in quel momento aveva alcuni deficit legati alla corretta compilazione della domanda. Il problema”, prosegue il vicesindaco di Bosa, “è stato superato dando immediata risposta alle esigenze di quelle categorie. Per quanto riguarda i privati si fa, invece, riferimento alla legge regionale 26/2015. La norma prevede che la Giunta regionale, a seguito della dichiarazione dello stato di calamità naturale da parte del Comune, stabilisca principi e sancisca l’avvio delle attività di ricognizione del fabbisogno dei privati. Da oggi è possibile, per i privati, presentare le proprie istanze sul portale telematico della Protezione civile. Durante la fase di presentazione delle domande, questo Assessorato e gli uffici comunali saranno a disposizione dei cittadini per eventuali aiuti o domande”.

Giovedì, 22 febbraio 2024

Fonte: Link Oristano


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