Macomer

Consulte giovanili sarde riunite. Dibattito e confronto con i politici regionali

Una sala piena e ricca di giovani quella del Centro Servizi Culturali di Macomer, come non si vedeva da tempo per un incontro politico. L’incontro regionale delle consulte sarde si è tenuto ieri domenica 5 novembre ed è iniziato la mattina con attività di formazione sulle opportunità professionali in Ue e in Sardegna con gli esperti di Eurodesk nazionale. I giovani coinvolti hanno avuto non solo la possibilità di apprendere le competenze teoriche per la progettazione, ma anche di lavorare praticamente alla partecipazione di un bando in corso.

L’incontro mattutino, prevalentemente rivolto alle consulte e alle organizzazioni giovanili, ha messo a fuoco due aspetti:  i meccanismi di finanziamento delle attività giovanili, spesso marginalizzati, dipendenti da altre organizzazioni o costretti ad attività poco consone alle politiche giovanili;  e lo “sfatare lo stereotipo che nelle comunità non ci siano risorse per i giovani, quando la gran parte dei comuni non spende buona parte dei fondi europei, ovvero milioni di euro”, come ha spiegato  Gian Luca Atzori, alla guida della rete regionale delle consulte. Ciò che manca, dunque, è stato ribadito, non sono i soldi ma i progetti validi e idee innovative.

“Un appello rivolto in particolare a tutti i giovani sardi che su questa terra vorrebbero costruire la propria vita ma vedono sempre meno possibilità”,  ha sottolineato Rebecca Pisanu, coordinatrice delle consulte della Città di Cagliari e del Sud Sardegna. “A tutti loro vorremmo dire che le opportunità ci sono e passano attraverso momenti come quello vissuto oggi.”

Consulta giovani regionale - Macomer

Nel pomeriggio l’incontro è entrato nel vivo. Alle 16  il confronto sulla riforma delle politiche giovanili attualmente in discussione in Consiglio Regionale, con i referenti delle Consulte Giovani che hanno dialogato con i consiglieri regionali, gli amministratori locali e le organizzazioni del mondo giovanile. In particolare, erano  presenti i consiglieri Fausto Piga di Fratelli d’Italia, primo firmatario della legge di riforma, e Laura Caddeo di Alleanza Rosso-Verde, segretaria della seconda Commissione incaricata di discutere il provvedimento. Hanno partecipato al dibattito anche i consiglieri  Diego Loi e Alessandro Solinas.

Nel corso degli ultimi mesi sono state diverse le interlocuzioni tra la Commissione, la Consulta Regionale e le altre rappresentanze del mondo giovanile. Nel percorso sono state proposte diverse integrazioni ma ci sono ancora alcune questioni fondamentali da risolvere e che troveranno spazio durante l’incontro e nel dibattito, è stato detto a Macomer.

“Una priorità del movimento delle consulte è che la legge accolga le nostre integrazioni e passi in maniera bipartisan e senza strumentalizzazioni legate ai partiti o alla campagna elettorale, perché ci lavoriamo da più di 11 anni”, ha detto Emanuele Orrù, coordinatore delle consulte dell’oristanese.

Dal 2012 la rete Tessiu promuove la creazione di un organo regionale che metta insieme tutte le consulte giovanili della Sardegna, arrivando a dotarsi di uno statuto, un regolamento interno, un documento programmatico e un coordinamento territoriale. “Tessiu è un termine che richiama l’intreccio del tappeto tradizionale sardo e nasce dalla redazione di una Carta delle Consulte Giovanili della Sardegna tramite la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa da parte di 22 consulte”, ha spiegato  Chiara Zanza, presidente delle consulte del Sassarese e del Nord Sardegna. Nel 2015 il progetto raccolse 77 gruppi presenti sull’isola, in particolare sotto la guida della Consulta di Bauladu mentre nel 2018, Tessiu si è trovata a riunire 160 consulte provenienti da tutte le province, con l’obiettivo di strutturare una rete di rappresentanze territoriali che potesse dialogare con la Regione e avere voce all’interno delle politiche giovanili promosse da Cagliari.

Per la Rete delle Consulte i punti principali riguardano il focalizzare l’attenzione sulla necessità della riforma che vada a costituire ufficialmente la Consulta Giovani Regionale e il tavolo per la programmazione triennale delle politiche giovanili.

“L’incontro ha messo al centro numerose problematiche delle nuove generazioni, insieme alle opportunità offerte da Transizione ecologica e dal Pnrr,” han ribadito Umberto Guiso, coordinatore delle Consulte delle province di Nuoro e dell’Ogliastra, “ma il focus principale del movimento rimane l’assoluta impossibilità di attuare il Piano di Resilienza e di realizzare qualsivoglia cambiamento generazionale finché le nuove generazioni non saranno rappresentate”.

Attualmente, infatti, è il messaggio giunto dall’incontro di Macomer, senza riforma, i giovani sardi non hanno una politica giovanile condivisa da seguire né in regione né nelle amministrazioni locali. Non ci sono rappresentanti tra le nuove leve, i delegati sono quasi sempre senza portafoglio, i consiglieri regionali under-35 sono due su sessanta e “non esiste un assessorato di riferimento che pretendiamo se i giovani sono davvero il futuro come tutti dicono”, come hanno riassunto i coordinatori della Rete: “Troppo spesso sentiamo dire che siamo il futuro, ma il futuro si costruisce nel presente, si costruisce adesso, non domani”.

Lunedì, 6 novembre 2023

Fonte: Link Oristano


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