Oristano

Chiesta una modifica della manovra del Governo

L’Ordine dei medici di Oristano è al fianco dei colleghi e dei sindacati di categoria che attraverso diverse proclamazioni di sciopero previste tra novembre e dicembre contestano la legge di bilancio per l’anno 2024.

“È previsto un taglio delle pensioni che porterebbe a una riduzione dell’assegno previdenziale tra il 5% e il 25% all’anno per circa 50.000 dipendenti”, si legge in una nota firmata dal presidente dell’Ordine, Antonio Sulis, “mentre non sono state destinate sufficienti risorse alle nuove assunzioni, alla detassazione delle retribuzioni e al rinnovo dei contratti di lavoro. Non è stata inoltre inserita una norma che preveda la depenalizzazione dell’atto medico, norma che potrebbe limitare drasticamente il ricorso alla medicina difensiva e la conseguente prescrizione di tanti esami inutili che hanno costi ingenti per le casse pubbliche”.

“Se non modificata, questa legge di bilancio determinerà gravi danni al Servizio sanitario nazionale”, sostiene l’Ordine, “in un momento storico in cui nel nostro paese c’è una forte carenza di medici che sta mettendo in ginocchio la sanità pubblica, incentivando ulteriormente la fuga all’estero e verso il privato”.

“L’auspicio”, conclude il documento dell’Ordine dei medici di Oristano, “è che l’apertura al dialogo coi sindacati annunciata dal ministro Orazio Schillaci porti a ridurre sostanzialmente le misure penalizzanti e a prevedere maggiori risorse per incentivare i sanitari a restare all’interno del sistema pubblico”.