Gonnosnò

Messa, torta, palloncini e la visita del sindaco, che si è unito ai familiari e agli amici

La comunità di Gonnosnò ha festeggiato un nuovo centenario: Giovanni Farris, nato nel paese ai piedi della Marmilla il 13 dicembre 1923. Ieri pomeriggio, nella casa di riposo dove da qualche anno risiede il centenario, è stata celebrata una messa di ringraziamento per questo importante traguardo insieme a tutti gli ospiti della struttura, ai parenti e agli amici più stretti. Alla celebrazione, presieduta dal vice parroco don Bruno, ha partecipato anche il sindaco di Gonnosnò Ignazio Peis che al termine della messa ha regalato a Tziu Giovanninu – come da tutti da sempre viene chiamato il neo centenario – una targa con gli auguri di tutta l’amministrazione comunale.

Zio Giovannino ha svolto per tutta la vita l’attività di agricoltore, è stato sempre amato e apprezzato dai suoi compaesani, specialmente per il suo modo sempre educato di relazionarsi con tutti.

Centenario Gonnosnò
La consegna della targa

“Oggi mi sono emozionato – ha detto il sindaco – non solo per l’età anagrafica di Giovannino ma proprio per la grandezza della persona e mi sono sentito piccolo piccolo, cosa che non capita spesso. Lui ha scandito i giorni della mia infanzia, perché tutti i giorni passava davanti alla casa di mio padre più volte al giorno e si fermava a parlare con me, con mio zio e con mio padre e con le persone che stavano con noi”.

Il primo cittadino ha poi ricordato un episodio del 1963. Negli anni sessanta, Tziu Giovanninu aveva avuto la possibilità di lasciare la Sardegna per lavorare al Traforo del Monte Bianco, ma poi, dopo essere rientrato a Gonnosnò per un periodo di ferie, aveva deciso di restare in paese per continuare a lavorare e a sostenere una delle famiglie del paese, la famiglia Obili, colpita improvvisamente da un grave lutto. “Giovannino, mettendo da parte l’idea di crearsi un futuro altrove, decise di restare sempre accanto alla vostra famiglia per sostenere e aiutarvi non solo nelle attività agricole ma anche in quelle di tutti i giorni. Oggi ci ritroviamo qui a distanza di sessant’anni da allora per festeggiare il centesimo compleanno, con la ripromessa di ritrovarci insieme tra un anno e fare un’altra piccola cerimonia”, ha concluso il sindaco Peis.

“Di Giovannino – hanno detto i componenti della famiglia Obili – possiamo dire che è sempre stato l’angelo buono della nostra famiglia, si è fatto voler bene dagli adulti e dai piccoli che oggi sono qui a festeggiarlo anche da Roma e da Cagliari. Mai dimenticheremo la sua onestà, il rispetto, il suo carattere mite e pacifico e la festa che oggi gli dedichiamo è anche un riconoscimento dei suoi meriti e delle sue qualità, piuttosto rare in questi tempi. La festa di oggi è l’occasione per esprimere al nostro carissimo Giovannino il grazie più profondo e sentito per tutto il bene che da lui abbiamo ricevuto mediante la sua preziosa collaborazione e totale disponibilità, in particolare, dopo la prematura morte di nostro padre.”

“Per arrivare a cent’anni e vivere una vita piena – ha ricordato il sacerdote nell’omelia – dobbiamo scegliere sempre il bene ed evitare il male”.  In fondo, è quello che Tziu Giovanninu ha fatto per tutta la vita e che, gli auguriamo, possa continuare a fare ancora per molti anni.

Centenario Gonnosnò
La torta e la targa

Domenica, 17 dicembre 2023

Fonte: Link Oristano


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