Mogoro

L’esperienza della coop affermata e apprezzata in tutto il mondo

Tra le feste di  Natale e l’inizio del nuovo anno arriveranno sino al Giappone le ricercate produzioni realizzate al telaio dalle tessitrici della Cooperativa “Su Trobasciu”[1]: dal laboratorio di Mogoro, i creativi intrecci partiranno anche per la  Svizzera, la Francia, la Germania e l’Inghilterra. E ovviamente per la penisola, dove tanti sono gli estimatori di questi manufatti unici, che fino a pochi decenni fa erano il frutto di un’attività femminile, legata prettamente all’ambiente domestico.

Tra l’intrico dei fili colorati lavorati ai telai, dai quali nascono arazzi, tappeti e altre tessiture, le socie di “Su Trobasciu”[2] curano una realtà fatta di eccellenza, creatività e passione, che di recente si è guadagnata il prezioso riconoscimento del Distretto Rurale del Giudicato d’Arborea: il Rural Award[3], destinato alle aziende che più hanno dato lustro al territorio.

Su Trobasciu - Mogoro
Le sapienti mani al lavoro

“Attualmente siamo in sette”, ha spiegato Wilda Scanu, presidente della Cooperativa. “Con me Rosalba Scanu, Cecilia Ibba, Giuseppina Piras, Rosanna Orrù, Iosella Serra e Lucina Porceddu. Tutte tessiamo. I nostri prodotti vogliono continuare a tenere viva l’arte della tessitura, legata indissolubilmente alla cultura mogorese”.

Per farlo le tessitrici lavorano incessantemente coniugando la tradizione all’innovazione.

“Per dare vita alle nostre creazioni”, riprende la presidente Scanu, “utilizziamo solamente telai manuali e fibre naturali, come lana, cotone e lino, ad eccezione dei filo argentati e dorati. Tessiamo cuscini, tappeti, bisacce, strisce da tavola e naturalmente gli arazzi mogoresi. Questi ultimi sono i prodotti che più ci coinvolgono e che vogliamo valorizzare e far conoscere: ci ricordano quanto le nostre nonne amassero decorare le loro case con i loro colori brillanti. I decori utilizzati per tappeti e arazzi si rifanno a quelli antichi, ma coltiviamo anche la collaborazione con dei designer moderni”.

Su Trobasciu - Mogoro
Uno degli arazzi de Su Trobasciu

Nelle case di oggi, entrano elementi del passato in chiave contemporanea. “Instauriamo con i designer un rapporto di scambio delle nostre conoscenze: riescono a rielaborare e proporre nuovi decori, partendo da quelli tradizionali. Un esempio sono i tappeti lavorati “a pibiones”, che con delle rielaborazioni riescono a trovare spazio anche in ambienti contemporanei”, ha aggiunto. “Le collaborazioni non sono una realtà recente: abbiamo iniziato nel 1986 con l’architetto Emma R, designer milanese molto famosa. Oggi abbiamo i preziosi contributi della designer Carolina Melis, tornata di recente sull’Isola, e dell’architetto mogorese Violetta Scanu, mia figlia. Poi ancora gli architetti Mirko Montixi e Roberto Virdis: quest’ultimo in passato è stato direttore della Fiera di Mogoro”.

E proprio la Fiera di Mogoro ogni anno fa da importante vetrina. “Siamo tra le uniche cooperative a collaborare con l’Amministrazione comunale nella gestione della Fiera”, ha dichiarato Scanu. “Ogni anno esponiamo le nostre opere e il nostro laboratorio si è spostato proprio nel complesso fieristico, a causa dei lavori alla nostra sede. Durante il resto dell’anno a modo nostro veicoliamo la nostra tradizione e arte a persone, spesso turisti, sempre più interessate a conoscere il territorio e le tecniche che utilizziamo”.

Su Trobasciu - Mogoro
I colori di un arazzo

Divenuta ormai una realtà consolidata nel territorio e su tutta l’Isola, “Su Trobasciu”[4] nasce dalla volontà di tenere viva una maestranza ormai quasi abbandonata. “La nostra cooperativa è nata nel 1978, quando l’ente regionale I.S.O.L.A. aveva promosso la creazione di cooperative nei maggiori centri di produzione artigianale nei quali le arti stavano tuttavia andando perdute”, ha illustrato ancora la presidente Wilda Scanu. “Essendo in passato la tessitura un’attività domestica, le donne in quegli anni la stavano in effetti mettendo da parte: per questo si è deciso di fare di un’arte, un mestiere”.

La storia della cooperativa è legata a doppio filo con lo sviluppo del mondo del lavoro al femminile. “Le socie fondatrici erano nove, poi con il tempo se ne sono aggiunte altre”, racconta sempre Wilda Scanu. “Il gruppo era per lo più composto da signore di una certa età che erano riuscite a coinvolgere delle giovani con esperienza nell’attività. Io sono entrata nella cooperativa dopo circa quattro anni dalla sua fondazione, in seguito a un corso per la formazione di nuove tessitrici. La mia carriera e quella di altre è iniziata proprio cosi. La presidenza è arrivata dopo due anni dal mio ingresso”, ha dichiarato Scanu. “Entrate nella cooperativa ci siamo però rese conto che in molte non percepivano la nostra come un’attività in piena regola, ma piuttosto come un passatempo prima del matrimonio. Tanto che troppo spesso le socie, una volta sposate, lasciavano la cooperativa”.

Si è dunque voluto rompere il cerchio. “Abbiamo deciso che era necessario cambiare: un lungo dialogo ci ha portate alla conclusione che era necessario un cambio di passo. Era necessario far comprendere a tutte quanto la cooperativa fosse importante e una vera e propria occasione per la creazione di una realtà imprenditoriale e commerciale in piena regola”, ha aggiunto Wilda Scanu. “Abbiamo deciso che tutte dovessero avere un ruolo attivo: dalla produzione, alle pubbliche relazioni, passando per la contabilità. Siamo riuscite dunque a costruire un futuro d’impresa e una solida organizzazione, tanto che la chiusura dell’ente I.S.O.L.A. non ci ha colte impreparate, come è successo invece ad altre realtà. Avevamo talmente tanti ordini, che abbiamo subito colto al volo il bando di Sardegna Ricerche per la creazione di un sito web, che ci permettesse di varcare i confini dell’Isola. Una scelta vincente che ci permette di far arrivare le nostre produzioni ovunque”.

Su Trobasciu - Mogoro
Una delle opere della Cooperativa

Tra il grande lavoro sui tantissimi ordini arrivati in occasione delle ormai vicine festività natalizie, le socie de “Su Trobasciu”[5], guardano al futuro. “Il nostro obiettivo”, spiega ancora la presidente della coop Wilda Scanu, “rimane quello di riprendere la formazione, messa in pausa temporaneamente per i lavori al nostro laboratorio. Entro l’anno prossimo, struttura permettendo, vogliamo trovare nuove figure che entrino nella nostra cooperativa. Diverse ragazze hanno mostrato interesse e questo ci lascia ben sperare. Naturalmente anche i ragazzi sono i benvenuti: noi apriamo le porte a tutti”, ha concluso la presidente. “Le nuove generazioni possono aiutarci a portare avanti la nostra impresa, tenendo bene a mente una grande verità: non esiste un “io”, ma solo il “noi”. La nostra cooperativa è la dimostrazione che solo lavorando insieme si può creare una bella realtà”.

La Cooperativa tessitrici “Su Trobasciu”[6] ha sede in via Gramsci 1 a Mogoro. Per tutte le informazioni sui prodotti e la vendita, è possibile visitare il sito web ufficiale[7]. Per rimanere sempre aggiornati, sono disponibili le pagine Facebook[8] e Instagram[9].

Giovedì, 30 novembre 2023

(In collaborazione con Distretto rurale Giudicato di Arborea)

Fonte: Link Oristano


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