Sedilo

Incontro nella sede della Pro loco

Fa tappa a Sedilo stasera il tour di presentazione del libro “S’intelligèntzia de Elias”, romanzo in apparenza giallo ma in realtà di denuncia politico sociale, scritto interamente in lingua sarda da Giuseppe Corongiu. Dalle 17,30 nel salone della Pro loco, in via Gialeto 2, l’autore dialogherà con Gianni Meloni, dopo una breve presentazione di Pietro Carta.

Il volume pubblicato dalla cagliaritana Janus Editore nella collana I Romanzi  è stato presentato anche al Salone del Libro di Torino.

“S’intelligèntzia de Elias” è un giallo distopico e fantapolitico ambientato fra il 2030 e il 2038, nel quale Corongiu sorprende per l’uso moderno della lingua – discendente diretta della tradizione del sardo illustre letterario, filtrata dalla ortografia adottata dalla Regione nel 2006 con la Limba Sarda Comuna – e per le tematiche contemporanee che affronta, a beneficio di una lettura che scorre anche per i non addetti ai lavori.

Una sfida rara nel panorama delle lingue minoritarie, ma che conferma la linea culturale dell’autore da sempre schierato per la de-folklorizzazione e la “normalizzazione” unitaria della lingua regionale e del suo impiego in ogni ambito contemporaneo, moderno e tecnologico di avanguardia. Quasi un’ultima possibilità per non scomparire nell’oblio.

Il libro. La Sardegna post 2030 ha sconfitto definitivamente il Covid e naviga verso il futuro nel bel mezzo della rivoluzione intercontinentale basata sui nuovi apporti tecnologici dell’intelligenza artificiale. Un giornalista fallito a caccia di rivincite, Elias Dessanay, si ritrova a indagare sulla misteriosa morte di una ragazza trovata cadavere a Cagliari, in un sottopassaggio dell’Asse mediano. È un viaggio nell’Isola di un domani ormai prossimo, nel quale la distopia è uno strumento per descrivere speranze mai sopite e problemi irrisolti dell’oggi. Il protagonista, antieroe pieno di vizi e difetti, agisce in competizione e collaborazione con Edoardo Curreli, alto ufficiale dei carabinieri in forza ai Servizi segreti. Lo stesso cronista racconta, attraverso dei flussi di coscienza, una vicenda che si snoda in un thriller politico – sociale contrassegnato da uno scenario fatto di disperazione generazionale, conflitti familiari, sesso malato, denuncia civica, autodeterminazione mancata, lingua negata, ipocrisia del sistema politico-culturale, spopolamento, contrapposizione città-campagna, false riforme, colpe ataviche, crisi editoriali, classe dirigente inadeguata e parassitaria.

L’autore. Giuseppe Corongiu, è nato Laconi nel 1965 e vive da tempo a Cagliari. È stato in passato un esponente di spicco del movimento linguistico e identitario della Sardegna, animando numerose associazioni e iniziative e occupandosi in prima persona di politica linguistica come responsabile delle politiche linguistiche regionali dal 2004 al 2014. Dirigente della Pubblica amministrazione, ex giornalista, traduttore, autore di numerosi studi, opere politiche e saggi sulla difesa e promozione delle minoranze linguistiche, è alla sua seconda prova nel campo della narrativa in lingua sarda dopo l’uscita di “Metropolitània e àteros contos tòpicos, distòpicos e utòpicos” (2019). In precedenza aveva pubblicato anche “Il sardo una lingua “normale” (2013) e “A dies de oe” (2020).

Sabato, 25 novembre 2023

Fonte: Link Oristano


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