Lavorano, hanno contratti sicuri anche se non faraonici, ma sono
senza casa o a rischio sfratto. Docenti e assistenti nella scuola
dell’infanzia, poco cambia: non c’è tetto per chi guadagna mille
euro, stesso discorso per chi ne incassa, puliti, 1200, a Cagliari
e provincia. E se hai un figlio piccolo è pure peggio, porte
sbarrate ovunque. I casi sono in aumento e, ormai, all’ordine del
giorno. Regna la disperazione di non sapere dove andare a sbattere
la testa. Meglio, non sapere dove proteggersela, con l’incubo della
strada. Giuseppe Campagnoli, architetto e insegnante, ha scritto
un’email molto critica alla nostra redazione: “Che cosa fa
l’amministrazione comunale di Cagliari per risolvere il problema
degli affitti da selvaggia speculazione che caratterizzano il
mercato cagliaritano e non solo? Non tutti risiedono in Sardegna
per svago e turismo. Come può uno studente o un lavoratore con paga
da poco più di mille euro pagare sei, settecento e anche mille euro
al mese spesso anche in nero o in forma di contratto transitorio ?
Come fa la gente poi a considerarlo normale? La casa, la salute,
l’educazione non possono essere dominati dal mercato”. Campagnoli
spiega che un suo caro amico, “docente in tre plessi diversi, uno
si trova a San Gavino, ha trovato 30 metri quadri a Cagliari per
ottocento euro al mese. Ne prende 1200 al mese, gli rimane
pochissimo e, a causa di un contratto capestro con una clausola
particolare, a marzo dovrà cercarsi un altro alloggio perchè i
padroni intendono affittarlo solo ai turisti”. Non va meglio a
Giusy Muscas, dipendente di una scuola dell’infanzia di Cagliari.
Vive a Sestu, ma lì potrà restare sino al 15 febbraio prossimo: “Il
mio padrone di casa ha venduto tutto l’appartamento, lo sapevo da
un anno e, infatti, sono dodici mesi che ogni giorno cerco
disperatamente una nuova casa. Appena sanno che ho una figlia di 7
anni mi sbattono le porte in faccia, nonostante possa pagare anche
550 euro al mese di affitto. Di più non posso, visto che ne
guadagno mille e sto rimborsando, a colpi di 350 euro al mese, un
prestito chiesto alla banda cinque anni fa per potermi comprare
l’automobile”, racconta. “In qualche caso, avendo saputo che sono
una giovane mamma lavoratrice, mi hanno sparato prezzi
improponibili. Un esempio? Nella stessa Sestu, 650 euro mensili più
35 di condominio. Non posso, finirei gambe all’aria economicamente
parlando. Chiunque possa aiutarmi mi scriva, via email,
a
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.“.
Sarda News - Notizie in Sardegna
E' un blog di informazione che include un Aggregatore di articoli dalle principali fonti in informazione in Sardegna
Per il contenuto integrale si rimanda alla fonte proprietaria dei diritti sempre indicata a fine articolo (in caso di feed rss esterno)
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie